Tutto quello bisogna sapere

In questo articolo esploreremo insieme le fasi chiave dello sviluppo del bambino, dall’età di 0 a 8 anni. Ci concentreremo sulle prospettive del suo crescere sia fisicamente che mentalmente, discutendo dei traguardi da considerare come punti di riferimento e delle sfide tipiche di ciascuna fase. Per ciascun periodo, offriremo una serie di pratici suggerimenti e strategie per affrontare eventuali difficoltà.

Premessa

rima di avviare la discussione su questo tema, è essenziale chiarire un concetto preliminare: considerare le “tappe dello sviluppo cognitivo” come mete obbligatorie che ogni bambino deve raggiungere entro certi tempi non è un approccio accurato. Il progresso cognitivo è piuttosto influenzato dalle peculiarità individuali di ciascun bambino e non può essere rigidamente definito o confinato entro schemi prestabiliti.

Stadio sensomotorio

Nel periodo che va dalla nascita ai 2 anni, il bambino si trova nello stadio sensomotorio, dove esplora il mondo attraverso l’azione. Durante questa fase, lo sviluppo cognitivo e motorio sono fortemente collegati. Fin dai primi giorni di vita, il neonato ha capacità percettive che gli consentono di percepire i segnali sensoriali e riconoscere alcuni oggetti. Nel corso di pochi mesi, passa dall’uso involontario dei riflessi innati alla ripetizione consapevole di gesti e azioni, imitando ciò che ha scoperto casualmente sul proprio corpo (1-4 mesi), nell’ambiente circostante (4-8 mesi), applicando schemi familiari a situazioni nuove (8-12 mesi) e, infine, modificando intenzionalmente le azioni per esplorare gli effetti (12-18 mesi). Verso la fine di questo periodo, il bambino inizia a prevedere gli esiti delle sue azioni, costruendo così una prima comprensione della realtà. Un esempio di ciò è quando un oggetto viene nascosto: intorno ai 6-7 mesi, il bambino cerca l’oggetto con lo sguardo se è stato solo momentaneamente nascosto, ma non lo fa se è stato completamente occultato (dietro un divano, sotto un mobile, etc.). Attorno all’anno di età, il bambino è in grado di seguire il movimento di un oggetto da un nascondiglio all’altro e cerca l’oggetto dietro all’ultimo nascondiglio se ha osservato la sequenza. Intorno ai 18 mesi, il bambino inizia a cercare anche oggetti che sono stati spostati senza che lui li abbia visti o percepiti, dimostrando una capacità di rappresentarsi mentalmente gli oggetti. Durante lo stadio sensomotorio, il bambino vive nel presente immediato, senza pianificare o stabilire scopi futuri.

0-12 mesi

Stadio preoperatorio

Durante lo stadio preoperatorio, che va dai 2 ai 6 anni, il bambino passa dall’esecuzione di azioni dirette a manifestare azioni interiorizzate. La presenza di capacità rappresentative è indicata dalla persistenza dell’oggetto, dall’imitazione, dal gioco simbolico e dall’uso del linguaggio, i quali richiamano una realtà che non è percepita nell’attimo presente, ma è stata precedentemente conosciuta. In questo stadio, ci si sposta dagli “schemi di azione” dell’età precedente agli “schemi mentali”.

Un tratto caratteristico di questo stadio è l’egocentrismo infantile: il bambino interpreta le cose solo dalla sua prospettiva, senza rendersi conto che ci possono essere molteplici punti di vista. Questo aspetto è evidente, ad esempio, nel linguaggio o nelle conversazioni, dove il bambino non tiene conto dell’interlocutore, assumendo che l’altro comprenda esattamente il suo punto di vista. La consapevolezza della varietà di punti di vista viene acquisita solo nel corso del successivo stadio dello sviluppo.

2- 6 anni

Stadio operativo concreto

Durante lo stadio operativo concreto, che si estende dai 6-7 ai 10-11 anni, si manifesta l’inizio del pensiero logico e il bambino integra le azioni interiorizzate in un quadro strutturato e organizzato. Una conquista cognitiva significativa di questo periodo è la capacità di classificare e includere oggetti o concetti in categorie.

6 - 10 anni

Stadio operativo formale

Durante lo stadio operativo formale, che inizia intorno ai 10-11 anni e continua in età adulta, il pensiero diventa capace di operare su basi puramente ipotetiche. In questo stadio, il bambino è in grado di formulare ipotesi e testarle per determinare quale di esse si adatta ai fatti osservati.

11 anni in poi

Fonte Uppa

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